Vienna, 1820 c.a, periodo biedermeier, tavolino dalla pratica integrità da cucito, puntaspilli e portabobine. Lastronato in piuma di ciliegio, su struttura in legno d'acero e abete. Supporto portabobine originale in osso animale. Cuscino portaspilli / aghi uncinetto con tappezzeria originale, due cassettini integri con maniglie originali, destinati a contenere aghi e gomitoli. In condizioni di pratica integrità, in patina, con finitura a gommalacca applicata a tampone. Dalla sobria eleganza, e' arredo d'estrema rarità in questa tipologia, che è differente dai più comuni tavolini da lavoro dalle maggiori dimensioni, ormai presente solo forse in qualche museo della Repubblica D'Austria.
E' appunto arredo/curiosità collezionistica di rilievo museale. Ciò anche perchè esprimente a pieno la filosofia della vita nel primo biedermeier viennese. In un periodo, quello della restaurazione, di ricca tranquillità, ove l'ordine era garantito da un rigido apparato di stato di polizia, e i benestanti primi borghesi dell'epoca vivevano privilegiando i valori tradizionali trascorrendo molto tempo all'interno delle mura domestiche. Le donne si dedicavano al cucito utilizzando arredi come quello proposto; gli uomini, difronte ad un secreataire, si dedicavano alla lettura e alla scrittura o la gestione della corrispondenza. Il tempo scorreva tranquillo nel benessere, purchè ovviamente, non si contrastasse il regime governato dal principe Clemens von Metternicht e non ci si interessasse di politica. Tale rigido sistema è resistito fino ai moti rivoluzionari degli anni '40 dell'ottocento.
Misure cm. 85,5 d'altezza, 34 di larghezza, profondità alla base cm. 34, cm. 14,5 nel piano. |