Mirabile calice boemo del periodo biedermeier, in cristallo
trasparente molato e mediante fusione, all'oro lasurizzato in
rosso rubino (brevetto Egermann, 1830 c.a) , dalla intensa brillantezza.
Motivi floreali e cornucopie (simbolo della buona sorte e prosperità)
magistralmente molati alla ruota. Iscrizione molata Gesundheit, Glueck, Vergnuegen
und Traene in deinen Tagen = Salute, fortuna, piacere ma anche lacrime nei
tuoi giorni. Boemia del nord città di Neuwelt - Steinschonau
attuale Novy Svét, catena dei Sudeti. 1835 c.a, molto probabilmente atelier di
Friedrich Egermann . In perfette condizioni di conservazione.
Letteratura: Passauer Glasmuseum - Bohmische Glas. Un calice simile a
pag. 173 Olga Drahotova - Ceské
sklo. Biedermeier, arte e cultura nella mitteleuropa. Due calici simili al museo delle arti applicate di
Passau (Germania) inv.60\071 e 66\318. Alto cm. 17,3, diam. cm.8,7.
Si precisa che Fredrich Egermann fu l'unico produttore di vetro
biedermeier al rubino "in fusione" anteriore al 1840 della quale
formulazione deteneva il brevetto, ceduto in quella data. Il procedimento
della fusione a differenza della semplice "copertura" è riconoscibile
appunto dal fatto che il cristallo è colorato in tutto lo spessore, non solo
ricoperto superficialmente al cristallo trasparente. Il valore degli oggetti
prodotti in fusione è marcatamente superiore a quelli semplicemente
ricoperti, che nella maggior parte dei casi sono appunto posteriori al 1840.
Tale boccale del 1835 in fusione, è appunto perciò attribuibile a Friedrich
Egermann
Friedrich Egermann (* 5 marzo 1777 a Schluckenau, Boemia del nord,
† 1 gennaio 1864 a Haida - attuale Novi Bor) è stato un decoratore e pittore
del vetro tedesco-boemo dei Sudeti, nonchè scienziato ed imprenditore.
Nasce in una famiglia di vetrai Boemi, Egermann è una delle figure
più importanti del settore dei vetri Boemi biedermeier, ai quali
dedicò la sua vita. Partito da cattive condizioni economiche Egermann, ha
poi ottenuto nel corso della vita, grande successo come artista
e imprenditore. Imparò da suo zio Anton Kittel Sokolov , che possedeva a
Kreibitz una fabbrica di vetro come intagliatore e pittore doratore
rinomato. A 29 anni sposò la ricca Elisabetta Schurer, la figlia di
Schürer Luster, noto imprenditore dell'epoca, ed ottenne così la
sicurezza economica. Poté così dedicarsi a rivoluzionarie invenzioni, come
il vetro alla "litialina", per il quale è considerato uno dei migliori
artisti dell'epoca Biedermeier.
Vetro alla litialina: risultato apparentemente casuale di vari
esperimenti. Ottenuto mescolando dei minerali ai già noti vetri
colorati, per ottenere un prodotto che imita il marmo e le pietre preziose.
Invenzione di Egermann ottenuta presso l'Università della Tecnologia
di Vienna, la Lithyalin (dal greco λίθος lithos = pietra) gli permise nel
1829 di ottenere il privilegio imperiale. I manufatti di
Egermann sono tra le realizzazioni più quotate del periodo biedermeier. |