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Scuola di Anton Kothgasser. Austria o Boemia secolo XIX°. Molto raro "Ranftbecker" dalla inusuale forma, finemente dipinto nella tecnica degli smalti trans lucenti "email", a motivi zoomorfi e naturalistici. Tre magnifiche farfalle magistralmente dipinte che sembra spicchino realmente il volo; nella base del calice una ragnatela ed un ragno tigrato dall'aspetto incredibilmente "reale". Dorature a pennello in "Dukatengold"(oro giallo arancio a tenore elevato) su bordura e dettagli nella tipica lacca translucida color ambra della manifattura. Normali segni d'uso e patina legati all'antichità. In ottime condizioni di conservazione e privo di restauri. Cm. 13 x 9.
Certo si tratterebbe di un'opera piuttosto insolita se di Anton Kothgasser
anche se pare più solo a lui ispirata; non vi sono nella letteratura calici con associazione di farfalle e ragni . Tale associazione è tipica dei vetri della famiglia Mohn. E' noto che intorno agli anni '20 dell'800 furono commissionati a A.K. da parte del commerciante viennese Leopold Schadibauer una serie di calici con motivi tratti dal repertorio Mohn; quest'opera potrebbe essere
forse una di queste. Le farfalle simboleggiano probabilmente la spensieratezza e la libertà della gioventù. Il ragno con la ragnatela simboleggia la donna che limita intrappolando le farfalle con la ragnatela, l'ex "spensieratezza" dello sposo. Un lavoro simile di Anton Kothgasser "Cartolina in vetro dipinto e motivi floreali - ti bramo costante" (miniatura qui a fianco - proprietà dei discendenti della famiglia Kothgasser e esibita alla mostra "Vetri del classicismo, impero e biedermeier di Vienna del 1922 (a pag. 231 del catalogo). Pubblicato da Glass of 5 centuries di Michael Kovacek. Vienna 1990, scheda 94 a pag.128. E'a anche possibile che questo bicchiere faccia parte di un gruppo di opere di Friedrich Egermann dipinte con insetti e farfalle realizzate intorno agli anni '30 dell'ottocento (es. Kovacek, Glas aus 5 Jahrunderten pag. 193).
E' pero necessario da segnalare che è anche possibile si tratti di opera
di artista boemo o austriaco di grandi capacità dell'ottocento avanzato. Letteratura:Paul von Lichtenberg "Mohn & Kothgasser, Transparent enamelled biedermeier glass" = un calice simile nella scheda n.138 a pag. 235 (Corning Museum of Glass, New York). G. E. Pazaurek ed E. v. Philippovich, "Gläser der Empire und Biedermeierzeit", 1976, un calice con farfalla a pag. 159, di Samuel Mohn (ll.136). Un calice
con motivi simili al museo Nazionale di Dresda (di Samuel Mohn - clicca su questa scritta per vederlo). I più importanti pittori su vetro e porcellana mai vissuti: Anton Kothgasser nato il 9.1.1769 a Vienna, morto a Vienna il 2.6.1851. Rimasto orfano in tenera età, Kothgasser crebbe nella casa del suo futuro cognato e iniziò a studiare presso l'Accademia di belle arti di Vienna nel 1781. Fu presto riconosciuta la sua grande abilità nel disegno. Nel 1784, trovò il lavoro che mantenne fino al 1816 come un pittore di vetro e porcellana nella fabbrica di porcellana Viennese (con la firma numero 96). Inizialmente fu influenzato dall'incontro personale con Gottlob Samuel Mohn, il quale con successo, continuò il lavoro del padre Samuel (vedi sotto) nella fabbricazione di vetri trasparente dipinto con smalti e oro. Insieme a Johann Joseph Mildner, Kothgasser ebbe in seguito un successo enorme nella Vienna dell'Impero e del periodo Biedermeier. Numerosi suoi calici sono inclusi nei tesori dei grandi musei europei e americani. Kothgasser decorò preferibilmente vedute di Vienna e altri luoghi in Austria e Boemia (anche Italia), con ritratti di nobili, fiori, animali, simboli e allegorie. Molte tazze e bicchieri giunti fino a noi, documentano il grande valore di Anton Kothgasser. Realizzò anche in Italia un prezioso pannello di vetro dipinto della facciata del Duomo di Torino, così come la chiesa parrocchiale di Feistritz in Austria, la Chiesa di Seitenstetten e vetrate del castello di Laxenburg. I suoi calici denominati "Ranftbecher" sono fra le le opere più ricercate al mondo dai collezionisti di vetro antico. Samuel Mohn nato il 16.4.1762 Niederklobikau di Merseburg, † 26.7.1815 a Dresda. Pittore, disegnatore e incisore. Mohn ha condotto per lungo tempo una vita itinerante. Prima fu un ufficiale della fanteria Prussiana, poi visse fino al 1802 a Halle, nel 1803 a Berlino, nel 1804 a Lipsia, nel 1806 a Rostock e a Berlino e a Lipsia. Dal 1809 si stabilì a Dresda. In un primo momento, Mohn lavorò come pittore Hausmaler di porcellana per le manifatture KPM di Berlino e Meißen del periodo Marcolini (collezioni a Schwerin e Dresda). Dal 1806 dipinse principalmente vetro iniziando con il vetro opale. Dal 1810 lo sviluppo della tecnologia gli consentì di dipingere i famosi bicchieri in cristallo incolore con vernici translucide. Utilizzando questa tecnica, Mohn creò un ricco repertorio di ritratti, paesaggi e viste e colorate di Dresda, Lipsia, Meissen, Schandau e del castello di Wartburg. Inoltre, dipinse numerosi bicchieri a motivi zoomorfi e floreali. La maggior parte dei motivi è stata poi modificata sotto la sua supervisione dai membri della famiglia (soprattutto da suo figlio Gottlob Samuel e il compagno Carl von Scheidt). Fu costantemente alla ricerca di finanziamenti per ampliare la sua manifattura e formare giovani talenti. Ebbe come committenti la nobiltà e l'aristocrazia di tutta Europa. Una parte significativa del lavoro di Mohn si trova nel Museo di Dresda delle arti e mestieri e nel Museo delle arti applicate di Praga (donazione G. E. Pazaurek). L'importanza di Mohn è grande nella storia del vetro. Le opere di Mohn si trovano in musei e importanti collezioni private. Suo figlio Mohn Gottlob Samuel è nato il 4 dicembre 1789 a Laxenburg (Bassa Austria), morto il 2 dicembre 1825, fu, insieme al padre Samuel Mohn ed il collega Anton Kothgasser, il massimo esponente mai vissuto per la pittura su porcellana e su vetro con smalti trans lucenti. Ha lavorato inizialmente per suo padre Samuel Mohn a Dresda ove prese lezioni di disegno da J. Schnorr von Carolsfeld, nonchè presso la locale Accademia delle belle arti. Dal 1811 si trasferì a Vienna, dove aprì il suo atelier specializzato in pittura su vetro. Ha creato assieme ad Anton Kothgasser delle splendide opere fra le più ricercate al mondo dai collezionisti; dipinse le vetrate del castello di Laxenburg (1813) delle chiese Maria am Gestade (1820) e St. Ruprecht (1822) di Vienna. I suoi ranftbecher a motivi naturalistici, paesaggi ed allegorie sono conservati nei musei e prestigiose collezioni private. Letteratura: G. E. Pazaurek ed E. v. Philippovich, "Gläser der Empire und Biedermeierzeit", 1976. I



Dettaglio patina ed oro al microscopio elettronico: 

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