Galleria d'arte antica "Principessa Sissi"®
Via Gemona 10\12
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Misteriosa "madonna nera" del fine del XVII° secolo. Olio su tela dorata a foglia, con magnifica corona in rilievo decorata in parte con la tecnica della "brunitura". L'opera è in buone condizioni di conservazione. E' stato necessario un piccolo restauro nel lato sinistro del viso della vergine. In alto a sinistra e a destra le abbreviazioni tipiche del mondo bizantino significanti "la madre di dio". Area culturale cattolica"austro-boema" della fine del '600.  

Qualunque ne sia stata la valenza simbolica, la finalità evangelica o la giustificazione teologica, la diffusione in occidente di immagini di madonne nere è molto antica ed è spesso associata a legami con l’Oriente. Secondo la leggenda Sant'Eusebio di Vercelli, primo vescovo del Piemonte, esiliato in Cappadocia per le persecuzioni ariane, avrebbe portato in Italia (345) tre madonne nere (statue), tuttora venerate rispettivamente nei santuari di Oropa e di Crea, in Piemonte e nella cattedrale di Cagliari (quella di Crea, come altre madonne nere, si è però rivelata originariamente bianca dopo essere stata sottoposta a restauri). Molte icone bizantine, inoltre, hanno il volto scuro: dal 438 la più importante icona di Costantinopoli era la Odighitria, una madonna scura di cui erano state portate copie anche in Occidente. Molte altre icone bizantine furono portate in Italia durante il predominio dell'iconoclastia. In realtà la diffusione delle madonne nere sembra essersi fatta particolarmente intensa all’epoca delle crociate, sia perché diversi crociati portarono in patria icone orientali, sia per l'azione di alcuni ordini religiosi (carmelitani e francescani in primis) molto attivi anche in Terrasanta e Siria, sia perché il culto di madonne scure venne diffuso in occidente dagli ordini cavallereschi, soprattutto da quello dei templari, che disponevano di proprie chiese nelle principali città europee. I templari e gli altri ordini cavallereschi erano legati alla figura di San Bernardo di Chiaravalle, che predicò la seconda crociata. San Bernardo scrisse un commento al Cantico dei Cantici, in cui la sposa nigra sed formosa, principale personaggio del libro, è considerata una delle figure femminili dell’Antico Testamento che possono essere interpretate come profezie della Vergine. Il colore scuro di alcune statue potrebbe essere stato scelto per identificare la Madonna con la donna del Cantico dei Cantici (vv. 5 e 6: “bruciata dal sole”, “scura come le tende dei beduini”). La predicazione di San Bernardo, quindi, potrebbe essere una delle cause della diffusione delle madonne nere.

Bibliografia:

  • Begg, Ean, The Cult of the Black Virgin (1985)
  • Scheer, Monique, From Majesty to Mystery: Change in the Meanings of Black Madonnas from the Sixteenth to Nineteenth Centuries