Laboratori di Friedrich Egermann,
Boemia del nord, monti dei Giganti. 1834 c.a. Novy Bor (Haida).
Datato e firmato (iniziali FB). Rara coppa - bomboniera del primo
periodo biedemeier in cristallo trasparente fuso, lasurizzato in tinte varie
(viola e tenue azzurro, tipici della manifattura Egermann, nonchè giallo,
rosa e verde). Raffinate molature raffiguranti monumenti e fonti termali
della città di Teplice (Tepliz), rinomata fonte termale boema all'epoca
frequentata dalla nobiltà ed aristocrazia. Spicca fra i vari monumenti
il celebre obelisco commemorativo della vittoria di Kulm del 1813, dove
la triplice alleanza (russi, prussiani e austriaci) sconfisse Napoleone.
Misura cm. 13 alt., 10,5 di larg. In ottime condizioni.
Letteratura: Das Boemische Glas Band II. Passauer Glasmuseum. Brosova Buqouy,
Spiegl. Gustav Pazaurek-Eugen von Philippovich, Glaeser der Empir und
Biedermeierzeit, Klinkhardt Braunscheig. Arnold Busson, Biedermeier
Steinglaser.Glas aus funf Jahrhundert, Michael Kovacek, Wien 1990.
Friedrich Egermann, nato il 5 marzo 1777 a Schluckenau, Boemia
settentrionale, Morto il 1 gennaio 1864 a Haida (attuale Novy Bor) è stato
un grande artista, tecnico e imprenditore del vetro.Di etnia tedesco – boema
dei Sudeti, fu una delle figure più importanti della storia mondiale del
vetro, alla cui arte dedicò l'intera sua vita. Da squallide condizioni di
povertà diventò uno dei più stimati artisti del vetro dell'epoca biedermeier,
nonché un ricco imprenditore. Imparò le basi dell'arte dallo zio Anton
Kittel, nonchè dalla corporazione dei Kreibitzer, pittori, doratori ed
intagliatori del vetro. Studiò in a Sassonia e fece pratica sulla porcellana
al Castello di A
lbrecht
di Meissen. A 29 anni si sposò con Elisabetta Schürer, figlia dell'
imprenditore Benedetto Schürer da Blottendorf che poi lo finanziò nei suoi
esperimenti e lavori. Si occupò inizialmente, anche grazie all'esperienza
maturata a Meissen, di raffinata pittura vetro vetro bianco denominato “al
latte” e del vetro “alabastro” con i quali ottenne i primi successi.
Egermann intraprese sin dal 1816 degli esperimenti di tintura di vetro a
strati sottili, fino all'invenzione del famoso vetro alla Litialina (Lithyalinglas).
Intorno al 1820 Egermann ebbe un tale successo che diventò primo cittadino
di Haida (attuale Novy Bor) ove costruì una delle più importanti manifatture
del vetro di Boemia. Contemporaneamente, come successore dello zio, il
maestro vetraio Anton Kittel, divenne amministratore della vetreria di
Neuhütte Röhrsdorf. La grande invenzione di Friedrich Egermann, ottunuta in
parte casualmente attraverso esperimenti, fu il vetro alla “Litialina”,
ossia imitante il marmo e le pietre semi-preziose (diaspro, agata,
lapislazzulo ecc). Tale invenzione, ottenuta presso l'Università di
Tecnologia di Vienna, gli fece guadagnare nel 1829 il privilegio imperiale.
Inventò anche brevettandolo, il famoso colore rosso rubino dei calici boemi,
ottenuto con i sali dell'oro. Successi ottenuti dopo 16 anni di duro lavoro,
con circa 5.000 esperimenti. Grazie all'invenzione della “litialina” e del
“rubino Egermann” ottenne grandi riconoscimenti. Gli fu dato il titolo di
"produttore privilegiato"; dalla "Società per l'incoraggiamento del
commercio in Boemia" ottenne medaglie d'argento e d'oro. Fu conosciuto e
stimato in tutta Europa. Ancora oggi a Novy Bor (Haida) vi è una manifattura
del vetro a lui dedicata. I suoi manifatti sono fra i più costosi e
ricercati del mercato antiquario mondiale del vetro, conservati per lo più
in musei, importanti gallerie antiquarie e in prestigiose collezioni
private.
Letteratura : Egermann Friedrich Enciclopedia
biografica austriaca 1815-1950 (ABL). Volume 1 - l'Accademia Austriaca delle
Scienze, Vienna 1957, p 220