Vienna, 1835 c.a, attribuibile a
Leopold KUPELWIESER (Piesting, Bassa Austria 1796 - Vienna 1862). Ritratto di nobile o ricco imprenditore. E' opera di grande realismo e qualità pittorica, che per perizia e tecnica esecutiva, per la postura del soggetto, l'austera espressione che comunica (sembra quasi intento a controllare il personale dipendente della sua azienda in attesa della conclusione di un lavoro), può essere con
buona probabilità attribuita al grande pittore viennese dell'epoca biedermeier. Anche lo sguardo severo diritto all'osservatore, sono tipici della pittura di Leopold KUPELWIESER (vedi il famoso ritratto dell'arciduca Giovanni Battista d'Austria, conservato nel museo di Graz
- foto a fondo pagina di pubblico dominio, pubblicata per soli fini
culturali - , che presenta molte affinità pittoriche con quello da noi
proposto; ciò in particolare nella pittura delle mani, delle palpebre,
delle labbra e della forma del lobo delle orecchie, nonchè gli incarnati dei personaggi). Anche la provenienza del supporto della tela (vedi timbro nella foto sotto), conferma l'attribuzione . La ditta Coller, sita in Marihilfestrasse nel centro di Vienna, era all'epoca il negozio di articoli d'arte ove si rifornivano i grandi artisti della Vienna biedermeier. Misure tela cm.74 x63. Leopold Kupewieser fu figlio di un ingegnere che si preoccupò molto della formaziome artistica del figlio. Frequentò dal 1809 al 1823 l'accademia delle belle arti di Vienna, ed ebbe come professori Franz Caucig e Johann Baptist Lampi. Fu amico di Franz Schubert. Nel 1823 si recò a Roma per studiare gli antichi maestri del rinascimento. Dipinse scene religiose e ritratti commissionati perlopiù dalla famiglia dalla monarchia austriaca. Le forme sono nitide e la sua pittura trasmette un brillante colorito (letteratura Biedermeier, die Erfindung del Einfachheit, Albertina Vienna, ritratto a pag. 335 del catalogo). |