Boemia del nord, monti dei Giganti, 1810 - 15. Periodo impero. Molto raro o unico calice soffiato molato e firmato in originale da Franz Pohl (Harrachsdorf 30.7.1764 - 14.8.1834); lui e sopratutto il suo allievo Dominik Biemann che da Pohl appunto ne ha imparato la tecnica e l'arte, sono stati i migliori molatori di vetro mai esistiti in tutti i tempi, ambedue premiati e lodati dalla monarchia arburgica. E' il primogenito di una famiglia di artisti del vetro. Noti anche i fratelli Johann e Joseph. Il calice illustra una delicata scena familiare che raffigura una coppia vestita in stile impero in atteggiamento galante. Dietro di loro un bambino con un cane vicino ad una culla cerca d'attirare la loro attenzione. Avanti a loro un'anziano signore con il bastone (il nonno?). Infine un angelo che veglia sulla famiglia con le braccia aperte, toccando nel braccio l'anziano. E' un'allegoria della vita, dalla culla alla morte, con l'angelo che accompagna l'anziano in cielo. Firmato in basso FR. POHL. E' noto al mondo solo un altro pezzo simile firmato in originale che è di proprietà privata in una prestigiosa collezione praghese. Nella collezione nazionale del museo di Brema un altro pezzo attribuito a Pohl; quest'ultimo però non raggiunge la ricchezza di scena e la qualità del nostro. Tipico delle figure di Pohl la conformazione del naso dell'anziano con il dorso irregolare e l'acconciatura
della dama con la "riga centrale". Alto cm.10,2, larg.7. In perfette condizioni di conservazione senza restauro alcuno. Particolarmente pregevole in quest'opera è la "tridimensionalità" della scena che denota la mano del gran maestro. In quest'epoca dell'impero, anteriore al 1830 infatti, non era stata ancora inventata la tecnica della fusione del vetro in stampi, tipica del periodo biedermeier. Con la precedente tecnica della soffiatura infatti, in vetro difficlimente aveva le superfici perfettamente piane e gli spessori necessari per ottenere, molandolo, un effetto "tridimensionale". Questo calice, pur essendo stato soffiato e non fuso, è di spessore e qualità sufficiente da aver consentito alla mano del gran maestro una molatura abbastanza profonda da rappresentare la tridimensionalità della scena e l'espressività dei visi. Perciò per l'epoca era un'eccezione e quindi un "capolavoro" firmato dal maestro in originale.
. Letteratura: Das Boemische Glas Band II. Passauer Glasmuseum. Brosova Buqouy, Spiegl, calice II6 pagina 20. Gustav Pazaurek-Eugen von Philippovich, Glaeser der Empir und Biedermeierzeit, Klinkhardt Braunscheig pag.91. Pezatova Zuzana; Broch Jndrich Title: Bohemian Engraved Glass. Feltham, Hamlyn, 1968
UN CALICE SIMILE ATTRIBUITO (NON FIRMATO) A FRANZ POHL E' CONSERVATO MUSEO DEL VETRO DI PASSAU (DE). CLICCA SU QUESTA SCRITTA PER VEDERLO ON LINE CON LA DESCIZIONE TRADOTTA IN ITALIANO