Galleria d'arte antica "Principessa Sissi"®
Via Gemona 10\12
33100 Udine (Italia, Italien, Italy), tel.+39 0432 229741, +39 3482325219

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Vienna, 1820 - 30. Raro ed interessante tavolo da gioco del primo biedermeier viennese possibilmente di Joseph Danhauser o immediata cerchia. L'opera si trova in condizioni d'integrità ed è finemente lastronata in piuma di noce biondo con dettagli in radica di pioppo nei bordi del piano. il piano ruota aprendo un pratico scomparto all'epoca utilizzato per contenere carte e fiches. Nella posizione giusta si apre a libro scoprendo il piano da gioco rivestito di feltro di colore nero antracite. Nella parte interna vi è, in parte leggibile, numerazione del modello e firma dell'ebanista che può essere letta anche con iniziali J e D come per Joseph Danhauser. Va precisato però che il modello n. 64 di Joseph Danhauser come da archivi del Museo delle arti applicate di Vienna,  non corrisponde al nostro. Si ricorda anche che, in ogni caso, non tutta le creazioni di Danhauser sono documentate ed a noi è giunta solo una parte dei disegni originali, quindi la sola non esistenza del disegno originale non esclude che possa comunque trattarsi di una sua opera. Nella iscrizione si legge "N.64 fecit .... 6 August, anno non leggibile e poi a seguire firma illeggibile con iniziali probabilmente J. e D. Come scritto, in condizioni di integrità, in prima patina, consolidato e lucidato a gommalacca a tampone con tecnica di standard museale.   Utilizzabile anche come pratica consolle.  Misure cm.  96 larg., alt. 80, prof.46 - 92.   

Joseph Ulrich Danhauser, grande ebanista e designer viennese, ha documentato la sua gamma di prodotti in un vasto catalogo disegnato, parti del quale (c.a 2.500) sono sopravvissute ai tempi e sono ora conservate nel MAK (Museo austriaco delle arti applicate di Vienna) . Questo catalogo include, tra gli altri, 153 modelli di sedie, 56 sofà 179 tipi di lampadari e 124 tendaggi. Tutti questi modelli erano numerati consecutivamente. Egli vantava una clientela di rango proveniente da tutta la monarchia austriaca e della Germania. L'azienda era dotata di uffici ed agenzie di vendita a Graz, Praga e Budapest. Il lavoro più prestigioso affidato a Danhauser fu la ristrutturazione del Palazzo dell'Arciduca Charles (odierna Albertina, sede di un importante museo viennese) intorno al 1822. La fabbrica dei mobili di Danhauser detiene una posizione prominente nella storia della realizzazione dei mobili viennesi e della decorazione d'interni. I disegni di Danhauser permettono di seguire lo sviluppo dello stile dei mobili viennesi, che inizialmente si basava su modelli francesi, come quelli creati da Percier e Fontaine, ma presto guadagnò una sua precisa e raffinata autonomia. L'eccezionale qualità ed unicità di Danhauser come creatore di mobili risiede nella combinazione armoniosa di concretezza e astrazione, funzionalità ed emozione. Così assunse il ruolo di mediatore tra l'individualità e l'anonimato e divenne una delle più importanti ispirazioni per il movimento dell'avanguardia moderno. La manifattura Danhauser è stata fondata nel 1814 dallo scultore ed ebanista Joseph Ulrich Danhauser (1780-1829), il padre del figlio pittore Joseph Danhauser. E 'stata una delle prime aziende di Vienna che operano nel settore della decorazione d'interni. Essendogli stata concessa una licenza di produzione speciale, è stato per possibile per Danhauser integrare con le relative specializzazioni tutti i mestieri relativi alla decorazione degli interni e quindi eseguire i lavori necessari sotto un unico tetto. Tra questi in primo luogo la produzione di mobili e la tappezzeria, la produzione di apparecchi di illuminazione la lavorazione dei metalli e la realizzazione di drappeggi elaborati. E' un punto di riferimento nella storia del design e dell'arredamento. Le sue rarissime realizzazioni originali sopravvissute ai tempi sono conservate presso pochi musei, castelli, grandi antiquari o prestigiose collezioni private, per lo più nobiliari.