Dominik Biemann Boemia del nord, monti dei Giganti, 1830 c.a, Harrachsdorf (Harrachov) o Franzensbad (Frantiskove lazne).  Periodo biedermeier. Eccezionale calice 
		con coperchio in perfette condizioni di conservazione attribuito al grande Dominik Biemann, opera realizzata per 
		commemorare la grande battaglia dei Tre Imperatori, Austerlitz (attuale 
		Slavkov, in Moravia nei pressi della città di Brno - c.a 100 km. a nord 
		di Vienna).   Straordinaria la qualità dell'incisione. Mirabile la rappresentazione dei dettagli.  Evidente la mano del grande maestro, che non è stato mai eguagliato da nessuno nell'arte dell'incisione del vetro in nessun paese del mondo ed in nessun epoca.  Quest'opera è circoscrivibile al periodo della sua vita 
	dal 1826 al 1935, quando grazie all'amicia con un altro grande maestro 
		dell'epoca, Anton Heinrich Mattoni, si trasferì nelle località boeme termali (in particolare Franzenbad, attuale Frantiskové Lazne). 
	ove entrò in contratto con il "bel mondo" e l'aristocrazia dell'epoca, raggiungendo fortuna e successo.   L'opera 
		presenta tre lati, in ognuno dei quali vi è raffigurato uno dei tre 
		imperatori belligeranti: Napoleone I per la Francia, Francesco I Kaiser 
		dell'Austria e Alessandro I zar di Russia. Nella parte superiore i 
		simboli dei tre imperi da essi rappresentati, frapposti alle effigi 
		della battaglia (cannoni, acanti, lancie ecc.).Circa l'attribuzione di 
		questa rara e splendida opera, si rileva che ritratti busto di 
		imperatori furono realizzati da diversi grandi maestri boemi dell'epoca 
		Biedermeier; nello specifico oltre a Dominik Biemann, vi sono opere 
		giunte fino a noi di altri grandi maestri boemi, quali Franz Hansel 
		(pubblicata da Baumgaertner nel 1988), Emanuel Hoffman (Brozova 1978 
		n.60), Franz Anton Pelikan ed infine August Bohm (Glasgravueren des 
		Biedermeier di Paul Von Liechtenberg pag. 204 ed altre opere al Museo 
		della Tecnica a Vienna). L'attribuzione a  Dominik Biemann è 
		sicuramente la più probabile considerato la qualità, i dettagli della 
		molatura, il soggetto e la forma dell'opera (vedi ad esempio i tipici 
		motivi decorativi  minori a rosette molate simmetriche, presenti 
		spesso nelle opere di Biemann). Il calice è in perfette condizioni di 
		conservazione ed è privo di restauri.   Misura cm. 33, larg. 
		11.     
La battaglia di 
		Austerlitz, detta anche battaglia dei tre imperatori (perché furono 
		presenti sul campo Napoleone Bonaparte, imperatore dei francesi, lo zar 
		Alessandro I di Russia e l'imperatore del Sacro Romano Impero Francesco 
		I), fu l'ultima e decisiva battaglia svoltasi durante la guerra della 
		terza coalizione. Fu combattuta il 2 dicembre 1805 nei pressi della 
		cittadina di Austerlitz (l'attuale comune di Slavkov u Brna nella 
		Repubblica Ceca, nelle vicinanze di Brno) tra la Grande Armée francese 
		composta da circa 73.000 uomini comandati dall'imperatore ed un'armata 
		congiunta, formata da russi e austriaci, composta da oltre 85.000 
		uomini, comandata dal generale russo Michail Kutuzov, con la 
		collaborazione del generale austriaco Franz von Weyrother. La battaglia, 
		conclusasi con una schiacciante vittoria dei francesi, per l'abilità 
		tattica e strategica dimostrata e per i risultati raggiunti, rappresenta 
		il più grande successo conseguito da Napoleone nella sua carriera 
		militare. Nel tempo assunse una statura quasi mitica nell'epopea 
		napoleonica.    
Dominik Bimann (o Biemann ) (nato il 1 ° aprile. 1800 a Neuwald ( Neuwelt) presso Harrachsdorf , morto il 29 settembre. 1858 a Eger ora Cheb) è stato il miglior intagliatore del vetro mai vissuto. Ha continuato la tradizione familiare della lavorazione del vetro e imparando la tecnica e l'arte dal grande Franz Pohl. Dopo aver frequentato la scuola d'arte studiò anatomia a Praga dal 1826 al 1829 all'accademia delle bell
e arti. Ciò spiega la sua predilezione per i busti e le figure umane il più possibile espressive. Successivamente iniziò la sua attività proprio a Praga. Mentre inizialmente lavorò su alcuni semplici bicchieri di cristallo e tazze, cominciò a poco a poco a ricevere da committenze elevate appalti di lavori complessi, come ad esempio un ritratto di Goethe, suo amico e di Caspar Graf von Sternberg, membro dell'alta nobiltà Boema. Mentre l'economia dell'epoca era in crescita e approfittandone, Bimann si trasferì del 1829 nel mesi estivi Franzensbad ove avevano sede alcune delle prestigiose manifatture boeme del vetro. Ivi lavorò per i clienti aristocratici delle terme e per la monarchia realizzando prevalentemente ritratti su vetro. Si spostò in seguito a Vienna e Berlino per conoscere gli ultimi sviluppi e le tendenze artistiche. Bimann fu un vero artista dell'epoca Biedermeier. Infatti fu profondamente radicato agli usi, costumi e gusti della sua epoca. Quando nel 1855 la moda cominciò a cambiare e le sue fortune d'artista insieme al mondo completamente diverso nel quale visse svanirono causa il diffondersi della rivoluzione industriale, probabilmente colto dalla disperazione, tentò il suicidio. Per le conseguenze di tale tentativo morì tre anni dopo. 
  Letteratura: Kurt Pitrrof, Dominik Biemann, Bohmischer Glasgraeur des Biedermeier Anorldosche (Germania). Das Boemische Glas Band II. Passauer Glasmuseum. Brosova Buqouy, Spiegl.  Gustav Pazaurek-Eugen von Philippovich, Glaeser der Empir und Biedermeierzeit, Klinkhardt Braunscheig. Pezatova Zuzana; Broch Jndrich Title: Bohemian Engraved Glass.  Feltham, Hamlyn, 1968. Paul von Lichtenberg, Glasgravuren  Biedermeier    
Dominik Biemann al Metropolitan Museum. Clicca su questa scritta. 
	
	
	
	
	
	
	
	
	
	
	
	
	
	
	
	