Franz Gottstein o forse Dominik Biemann, Franzenbad 1826-30; magistrale Venere con Amore bambino (Opera analoga con un solo putto e con venere rivolta verso destra oggi conservata allo Schlossmuseum di Karlsruhe, in Germania - pubblicata su Glasgravuren des Biedermeier di Paul von Liechtenberg a pag.99-abb.111 e 112 - quest'opera di Karlsruhe presenta però un errore di prospettiva nelle braccia, che non c'è nel calice qui proposto; molto affine un'altra opera di Biemann pubblicata sul testo di Kurt Pitroff "Dominik Biemann" a pag. 99, della collezione Heine). Estremamente raro calice di rilievo museale, molato alla ruota attribuito al grande artista boemo. L'opera raffigura l'incontro di Amore con Venere stesa comodamente su di un letto di fiori e piante nella tranquillità del bosco, in un'incantevole sensuale insieme. E' un'opera di tale morbidezza e dolcezza che non può che essere attribuita al grande Dominik Biemann, il quale non ha eguali nella storia dell'arte mondiale della scultura del vetro. Amore, che raggiunge in volo Venere e la sfiora delicatamente, sembra sospeso in un'atmosfera surreale. Quest'opera, come detto, può essere imputata anche a Anche Franz Gottstein il giovane, che amava il nudo femminile in pose allegoriche e naturalistiche. Nel bordo magistralmente molati delle aquile ed altri motivi ornamentali di chiaro gusto impero. In perfette condizioni di conservazione. Alto cm. 13,5, largo 8 Venere-Afrodite, la più bella e sorridente fra le bellissime dee, primitiva personificazione della luce del giorno che sorge dal mare e della forza vitale che promana dalle acque, fu adorata in tutto il mondo greco-romano come dea dell’amore. Su un cocchio trainato da cigni e colombe, incoronata di mirto e di rose, simbolo della primaverile fecondità della natura, percorreva lietamente le terre e i cieli seguita dal suo folto corteggio. Per sedurre, le bastava sciogliere il cinto d’oro che tratteneva la sua veste, perché dalla sua persona emanasse una soave fragranza d’ambrosia che ammaliava infallibilmente uomini e divinità. Eros (Ἔρως) è, nella religione greca, il dio dell'amore fisico e del desiderio. Nella cultura greca ἔρως (ὁ) (eros (ho), l'amore) è ciò che fa muovere verso qualcosa, un principio divino che spinge verso la bellezza. In ambito greco, quindi, non vi era una precisa distinzione tra «la passione d'amore e il dio che la simboleggiava. Cupido, detto anche amorino, è rappresentato come un bambino, con due ali sulla schiena Dominik Bimann (o Biemann ) (nato il 1 ° aprile. 1800 a Neuwald ( Neuwelt) presso Harrachsdorf , morto il 29 settembre. 1858 a Eger ora Cheb) è stato il miglior intagliatore del vetro mai vissuto. Ha continuato la tradizione familiare della lavorazione del vetro e imparando la tecnica e l'arte dal grande Franz Pohl. Dopo aver frequentato la scuola d'arte studiò anatomia a Praga dal 1826 al 1829 all'accademia delle bell e arti. Ciò spiega la sua predilezione per i busti e le figure umane il più possibile espressive. Successivamente iniziò la sua attività proprio a Praga. Mentre inizialmente lavorò su alcuni semplici bicchieri di cristallo e tazze, cominciò a poco a poco a ricevere da committenze elevate appalti di lavori complessi, come ad esempio un ritratto di Goethe, suo amico e di Caspar Graf von Sternberg, membro dell'alta nobiltà Boema. Mentre l'economia dell'epoca era in crescita e approfittandone, Bimann si trasferì del 1829 nel mesi estivi Franzensbad ove avevano sede alcune delle prestigiose manifatture boeme del vetro. Ivi lavorò per i clienti aristocratici delle terme e per la monarchia realizzando prevalentemente ritratti su vetro. Si spostò in seguito a Vienna e Berlino per conoscere gli ultimi sviluppi e le tendenze artistiche. Bimann fu un vero artista dell'epoca Biedermeier. Infatti fu profondamente radicato agli usi, costumi e gusti della sua epoca. Quando nel 1855 la moda cominciò a cambiare e le sue fortune d'artista insieme al mondo completamente diverso nel quale visse svanirono causa il diffondersi della rivoluzione industriale, probabilmente colto dalla disperazione, tentò il suicidio. Per le conseguenze di tale tentativo morì tre anni dopo. Franz Gottstein il giovane (1770–1840), fu un grande artista molatore del vetro d'origine tedesco boema dei Sudeti. Originario di Rokytnice nad Jizerou nel nord della Boemia appunto, fondò con concessione imperiale una importante manifattura nell' Austria inferiore, a Gutenbrunn, a circa 70 km ad ovest di Vienna. E' considerato uno di migliori molatori mai vissuti. Le sue opere originali firmate arrivate sino a noi sono estremamente rare. Oltre a quella da noi proposta ne sono note altre 3. Una conservata in una collezione privata, l'altra al museo delle arti applicate di Vienna (Pubblicata : Pasaurek - Philippovitvich, Glaeser der empire und Biedermeierzeit, pag. 123) La terza è apparsa recentemente sul mercato internazionale dell'arte. Provenienza: prestigiosa collezione privata centro Europea. Letteratura ulteriore: Paul von Lichtenberg, Glasgravuren des Biedermeier (pag.e 207-217) Letteratura: Kurt Pitrrof, Dominik Biemann, Bohmischer Glasgraeur des Biedermeier Anorldosche (Germania). Das Boemische Glas Band II. Passauer Glasmuseum. Brosova Buqouy, Spiegl. Gustav Pazaurek-Eugen von Philippovich, Glaeser der Empir und Biedermeierzeit, Klinkhardt Braunscheig. Pezatova Zuzana; Broch Jndrich Title: Bohemian Engraved Glass. Feltham, Hamlyn, 1968. Paul von Lichtenberg, Glasgravuren Biedermeier Dominik Biemann al Metropolitan Museum. Clicca su questa scritta.  



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